La danza classica rientra tra i tipi di danza che, nel corso degli anni, hanno segnato la storia della disciplina stessa; insieme alla contemporanea, alla neoclassica e alla moderna ha gettato le basi per nuovi stili, tecniche e insegnamenti che, ancora oggi, formano ballerini di fama internazionale.
Alle spalle di tutto questo c’è il duro lavoro di danzatori, insegnanti e coreografi importanti che sono diventati l’esempio vivente di come, attraverso la propria passione e la propria dedizione, si possano ottenere risultati gratificanti.
Le 9 ballerine di danza classica più famose nel mondo
Ogni disciplina vanta dei nomi fondamentali, appartenenti a personaggi che hanno lasciato un segno indelebile e immortale. Lo stesso vale per la danza classica: sono numerosi i danzatori riconosciuti in tutto il mondo non solo per la loro bravura, ma anche per il loro prezioso contributo. Nello specifico, in merito alla danza classica è possibile citare almeno 9 ballerine, alcune appartenenti al passato, altre tuttora in attività:
1. Maria Taglioni
Considerata la prima grande ballerina romantica, Maria Taglioni è stata una danzatrice italiana nonostante sia nata a Stoccolma nel 1804. Vanta alle sue spalle un albero genealogico composto da ballerini importanti e un padre coreografo che, dopo averla fatta studiare a Parigi con Jean François Coulon, decide di formarla personalmente rendendola, alla fine, un’artista di fama internazionale.
Maria debutta nel 1822, ma la consacrazione artistica arriva nel 1832 all’Opéra di Parigi con La Sylphide: in quest’occasione, interpreta una coreografia ideata dal padre che coniuga un rapido gioco delle gambe con movimenti lenti sia del busto, che delle braccia. Inoltre, per la prima volta compaiono due importanti innovazioni proprie del balletto romantico, ovvero il tutù e la danza sulle punte. Tra le altre cose, la Taglioni viene ricordata come la prima ballerina a introdurre l’acconciatura à bandeaux, diventata tipica nelle danzatrici di danza classica.
Il suo successo si espande in tutta Europa, arrivando anche alla Scala di Milano, dove debutta nel 1841 e continua a danzare fino al 1848, ovvero all’età di ben 44 anni. Muore a Marsiglia nel 1884.
2. Galina Sergeevna Ulanova
Nata a San Pietroburgo nel 1910, Galina Sergeevna Ulanova è stata una danzatrice sovietica. Nonostante da piccola sognasse di diventare un marinaio, si approccia ben presto al mondo dello spettacolo, spinta anche dai genitori danzatori e operanti al Teatro Mariinskij.
Dopo il diploma del 1928 inizia subito una carriera rosea e luminosa, rivelandosi un’artista eccezionale non solo per l’intensità delle sue interpretazioni, ma anche per l’armonia del suo movimento. Ma non solo: è sempre stata in grado di amalgamare la purezza dello stile a una partecipazione sentimentale del personaggio interpretato. Grazie a questo, è riuscita a ricevere numerosi riconoscimenti e a ottenere il rarissimo titolo di prima ballerina assoluta. Tra le sue interpretazioni più memorabili si possono citare Giselle, Romeo e Giulietta e La fontana di Bachčisaraj.
Galina Ulanova si ritira dalle scene nel 1960 per dedicarsi completamente all’insegnamento. È morta a Mosca nel 1998.
3. Carla Fracci
Orgoglio principalmente italiano e non solo, Carla Fracci rientra sicuramente tra i nomi maggiormente conosciuti non solo per la sua bravura e la sua strepitosa carriera, ma anche per le sue numerose apparizioni pubbliche e al suo impegno sociale.
Nata a Milano nel 1936, Carla è oggi considerata una delle più grandi ballerine del Novecento tanto che, al pari di Galina Ulanova, ha ottenuto il titolo di prima ballerina assoluta nel 1981 da parte del New York Times.
Inizia a studiare danza al Teatro della Scala nel 1946 con Vera Volklova, conseguendo il diploma nel 1954 e diventando ballerina solista due anni dopo e prima ballerina quattro anni dopo. Ha danzato con numerose compagnie straniere, come il London Festival Ballet, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet e ha interpretato tantissimi ruoli, prevalentemente romantici e drammatici quali Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, Medea. Inoltre, ha danzato con ballerini di fama mondiale come Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Gheorghe Iancu, Alexander Godunov, Roberto Bolle.
Alla fine degli anni Ottanta dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli, dal 1996 al 1997 quello dell’Arena di Verona. Dal 1994 fa parte dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 1995 è presidente dell’Altritalia Ambiente (associazione ambientalista) e nel 2004 è stata nominata Ambasciatrice di buona volontà della FAO. E non è finita: dal 2000 al 2010 ha diretto il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, dal 2009 al 2014 è stata Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze e nel 2015 è stata anche Ambasciatrice di Expo Milano.
Gli ultimi due riconoscimenti ricevuti risalgono il primo al 2018, con il Premio nazionale Toson d’oro di Vespasiano Gonzaga e, il secondo, al 2020 con il premio alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.
4. Alessandra Ferri
Altra icona della danza classica con origini italiane è Alessandra Ferri, classe 1963. Nata a Milano, studia danza alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e, a 15 anni, vince una borsa di studio per proseguire gli studi presso la Royal Ballet School di Londra.
Nel 1980 vince il prestigioso Prix de Lausanne, ottenendo un posto nella compagnia del Royal Ballet con la quale ottiene i suoi maggiori successi. A soli 19 anni, infatti, diventa prima ballerina, riceve il Lawrence Olivier Award e viene “incoronata” ballerina dell’anno dal New York Times.
Nel 1985 si trasferisce all’America Ballet Theatre come prima ballerina su invito di Mikhail Beryshnikov. Dopo una tournée mondiale che le ha permesso di affermarsi e raccogliere largo consenso, dal 1990 si è dedicata principalmente al ruolo di artista ospite internazionale.
Alessandra Ferri è l’unica ballerina italiana ad essere stata invitata dalla compagnia di balletto dell’Opéra di Parigi per Carmen e Notre-Dame de Paris e dal Balletto Kirov al Teatro Marijnskij di San Pietroburgo. Il suo repertorio comprende sia i classici dell’Ottocento come Giselle, sia capolavori di rinomati autori del Novecento come Kenneth MacMillan, John Cranko e John Neumeier.
Dal 1992 al 2007 è stata prima ballerina assoluta presso il Teatro alla Scala. Prima di ritirarsi dalle scene, si è esibita a Taormina per poi danzare, dal 2015 al 2017, alla Royal Opera House vincendo il Laurence Olivier Award per l’eccellenza dimostrata nella danza.
5. Svetlana Jur’evna Zacharova
Rimanendo in tema di prima ballerina assoluta, anche Svetlana Zacharova vanta una carriera straordinaria che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Di origini russe, studia danza alla Scuola Coreografica di Kiev sotto l’insegnamento di Valerja Sulegina. Alla fine del corso, vince il secondo premio al Concorso Internazionale per giovani ballerini di San Pietroburgo, a seguito del quale viene ammessa alla rinomata Accademia di danza Vaganova. Una volta diplomata, entra a far parte del Balletto Mariinskij e promossa prima ballerina.
Dal 1997 al 2003 interpreta i principali ruoli previsti dal repertorio classico ottocentesco, così come da quello più moderno dell’ultimo Novecento. Nel 1999 vince il premio Golden Mask come miglior interpretazione femminile per Serenade di Balanchine e nel 2000 per Aurora nel La bella addormentata.
Dal 1999 diventa Étoile ospite delle principali compagnie di danze del mondo come l’American Ballet Theatre, il Ballet de l’Opéra, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, l’English National Ballet, il New York City Ballet. Nel 2003, invece, è prima ballerina al Teatro Bol’šoj di Mosca. Tra le interpretazioni italiane, si possono ricordare Il lago dei cigni, Giselle e La Bayadère con Roberto Bolle e il Don Quixote al San Carlo di Napoli.
Tra i riconoscimenti più recenti, rientra il Premio Tatiana Pavlova del 2016.
6. Marianela Nùñez
Classe 1982, tra le danzatrici migliori al mondo, Marianela Nùñez è prima ballerina con il Royal Ballet a Londra. Di origini venezuelane, entra a soli 8 anni all’Instituto Superior de Arte al Teatro Colòn di Buenos Aires. Terminati gli studi, si unisce al corpo di ballo dello stesso, per poi essere scelta come solista dal Ballet Clasico de La Habana per una tournée mondiale.
Il 1997 è un anno molto importante per Marianela: viene prima scelta da Maximiliano Guerra come partner, poi si unisce alla Royal Ballet School e, solo un anno dopo, al Royal Ballet. A soli 20 anni viene promossa come prima solista e prima ballerina.
Durante l’esperienza al Royal Ballet, Marianela ha interpretato tutti i maggiori ruoli femminili del repertorio classico, contemporaneo e drammatico previsto dalla compagnia, danzando le principali coreografie di Balanchine, Cranko, Nureev, Mac Millan, McGregor, Wheeldon e molti altri. Tra i suoi numerosi ruoli, devono assolutamente essere ricordati Odette e Odille ne Il lago dei cigni, Kitri in Don Chisciotte, Aurora ne La bella addormentata, Giulietta in Romeo e Giulietta e Manon in L’historie de Manon accanto a Roberto Bolle e Federico Bonelli.
Per quanto riguarda i premi e i riconoscimenti ricevuti, invece, si ricordano il Laurence Olivier Award per l’eccellenza nella danza nel 2013; la candidatura al Prix Benois de la Danse nel 2015; la consacrazione a “una delle più grandi ballerine della sua generazione” da parte di Kevin O’Hare nel 2018 (a seguito di una rappresentazione di Giselle).
7. Iana Salenko
Nata nel 1983 in Ucraina, Iana Salenko è la prima ballerina del Berlin State Ballet. Il suo passato è legato alla ginnastica e alla danza popolare; infatti, inizia solo a 12 anni a seguire le prime lezioni di danza classica. Nonostante l’inizio un po’ tardivo, Iana recupera talmente tanto velocemente da essere invitata a frequentare l’Accademia Vaganova del Balletto Russo di San Pietroburgo. Per volere della madre, purtroppo, è costretta a rinunciare rimediando sulla scuola di danza di Vadim Pisarev. A causa di un disturbo alimentare, Iana ha dovuto affrontare diversi problemi di salute, riuscendo comunque a diplomarsi nel 2000.
Finiti gli studi, diventa solista al Teatro dell’Opera e del Balletto di Donetsk, trasferendosi un paio di anni dopo al Balletto di Kiev come prima ballerina. Approda al Berlin State Ballet e, dopo un primo rifiuto da parte di Vladimir Malakhov, le viene proposto un contratto prima da semi-solista, e poi solista. Diventa prima ballerina nel 2007 dopo aver interpretato Cenerentola. Tra le sue performance migliori si ricordano Il lago dei cigni, Lo schiaccianoci, La bella addormentata.
8. Polina Semionova
Prima ballerina del Teatro dell’Opera di Stato a Berlino, Polina Semionova rientra tra le più giovani danzatrici ad aver ottenuto questo riconoscimento. Nata nel 1984 a Mosca, insieme al fratello muove i primi passi con la danza sul ghiaccio, per poi passare al balletto classico. Frequenta la Scuola del balletto del Teatro Bolshoi di Mosca diplomandosi con lode per poi essere ingaggiata come prima ballerina presso il Balletto di Berlino.
Da quel momento in poi, Polina colleziona numerosi successi e riconoscimenti, tra cui una medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Balletto a Mosca nel 2001, il Primo Premio al Concorso Vaganova-Prix di San Pietroburgo e il Premio Junior al Nagoja International Ballet Competition in Giappone nel 2002. L’ultimo risale al 2005 ed è il Premio Daphne del Theater Gemeinde di Berlino.
Tra le sue principali interpretazioni si possono ricordare Il lago dei cigni, La bella addormentata, Cenerentola, Giselle, Onegin, Don Chisciotte, La Bayadère e Shéhérazade. Ha danzato anche alla Scala di Milano con Roberto Bolle.
9. Natalia Petrovna Osipova
Infine, ecco un altro fiore all’occhiello per la Russia: Natalia Osipova, classe 1986, attualmente prima ballerina al Royal Ballet di Londra e al Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo.
Natalia inizia a danzare all’eta di 8 anni frequentando la scuola di ballo di Mikhail Lavrovsky e completa gli studi nel 2004 alla scuola del Balletto Bol’šoj. A soli 18 anni entra a fa parte del corpo di ballo del Balletto Bol’šoj, ottenendo la consacrazione artistica nel 2005 interpretando Kitri nel Don Chisciotte. Proprio per questo, diventa ballerina solista e viene nominata una delle “25 ragazze talentuose da tenere d’occhio” per la rivista Dance Magazine. Nel 2009, invece, riceve il Prix Benois de la Danse e viene promossa a solista principale, per poi diventare ballerina principale al Bol’šoj. Da qui si dimette nel 2011 per unirsi come ospite all’America Balle Theatre, ballando insieme a José Manuel Carreño e David Hallberg. Nello stesso anno entra a far parte del Mikhailovsky Ballet.
Nel 2013, Natalia è diventata ballerina principale al Royal Ballet debuttando con Romeo e Giulietta, Lo schiaccianoci e Giselle.