L’universo della danza è composto da diversi stili e tecniche. Qual è il percorso più adatto per cominciare a danzare? Danza classica o contemporanea? Separate o insieme? Sono questi i dubbi che possono nascere all’inizio di un percorso artistico e per chi si approccia alla danza. Vediamo di fare chiarezza.
La danza classica e la danza contemporanea rappresentano due stili molto diversi tra loro, entrambi propedeutici alla preparazione di un ballerino che possa definirsi completo.
Per intraprendere un percorso di studi accademico e professionale è fondamentale approcciarsi alla danza classica sin da piccoli (leggi anche “Ballerini si nasce o si diventa?”: l’apprendimento della tecnica classica educa il ballerino a comporre e definire e consolidare il corpo. Per quanto concerne lo studio della tecnica contemporanea è consigliabile iniziare il percorso di studi intorno ai dodici anni, quando è già consolidato un processo di consapevolezza rispetto al proprio corpo e alle proprie attitudini. Quindi in una fase iniziale è necessario imparare a solidificare il proprio corpo per poi apprendere come dissociarlo, successivamente, grazie all’aiuto degli insegnanti e in una fase di crescita, saranno gli stessi allievi a prendere coscienza rispetto alla disciplina verso cui sono maggiormente portati.
La danza classica è una disciplina fondata su regole per le quali l’attenzione ai dettagli più minuziosi è di principale importanza: un approccio molto meno impulsivo e libero rispetto alla danza contemporanea. La danza contemporanea, invece, è una disciplina che comprende diverse tecniche e stili ed è in realtà complementare alla classica. Ricca di espressioni ed elementi, è fondamentale per una maggiore consapevolezza e controllo del proprio corpo, anche per chi si avvicina allo studio del classico. Seguendo la scia rivoluzionaria della danza moderna, la danza contemporanea è una disciplina che mette in correlazione corpo e spazio, a cui è più facile approcciarsi avendo delle precedenti conoscenze di danza. Non si può racchiudere in un unico percorso, ma si sviluppa in differenti tecniche: tra gli stili più attuali vi sono il floorwork (movimenti eseguiti sul pavimento) e il contact (basato sul contatto fisico di partenza tra due ballerini come matrice di esplorazione e improvvisazione), per poi andare a ritroso, con le tecniche di Cunningham, Horton, Limon e Graham (per la preparazione elevata di un danzatore professionista è bene studiarne più di una). Il lavoro della danza contemporanea sul corpo si articola su tantissime qualità di movimento, dalle più compatte alle più scomposte e disarticolate, dalle più fluide alle più segmentate e geometriche, dalle più terrene alle più aeree.
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